Tomografia della vertebra Atlante
TC spirale 3D – TC Cone Beam – RM
Sin dai tempi remoti, l'uomo ha cercato metodi che consentano di osservare l'interno del corpo umano, con l'obiettivo di comprenderne il funzionamento e identificare eventuali disfunzioni senza ricorrere a procedure invasive. Oggi, i progressi tecnologici ci offrono una vasta gamma di strumenti diagnostici per immagini, ognuno con caratteristiche, limiti, vantaggi e svantaggi specifici. La scelta del metodo diagnostico più adatto dipende da ciò che si intende visualizzare. Alcune tecniche si prestano meglio a determinati tipi di analisi rispetto ad altre. Trattandosi di un argomento rilevante per la salute, ma spesso fonte di confusione per chi non è del settore, riteniamo importante approfondirlo, fornendo una panoramica chiara e utile per orientarsi tra le diverse opzioni disponibili, evitando di confondere continuamente un esame con un altro.
Premessa
Potrebbe sembrarti un paradosso, ma aspettarsi che un medico o un radiologo ti parli del disallineamento dell'Atlante è come pretendere che un imbianchino sia anche un esperto delle opere di Picasso. Sebbene entrambi lavorino nel campo della pittura, operano in ambiti completamente diversi. Certo, potresti trovare un imbianchino che, oltre a dipingere muri, sia anche un appassionato conoscitore di Picasso, ma nella maggior parte dei casi è improbabile. Questa banale analogia ha lo scopo di farti capire che un radiologo non ricerca disallineamenti vertebrali. Questo concetto deve esserti ben chiaro.
Il disallineamento dell'Atlante è assente nei referti medici
Non aspettarti di trovare riferimenti al disallineamento del tuo Atlante nei referti radiologici. Solo recentemente, e solo dopo l’ideazione di un metodo e di una strumentazione capaci di correggere in modo efficace e stabile la prima vertebra cervicale, è stato possibile identificare retrospettivamente l'Atlante come possibile causa di certi disturbi. Nei testi di medicina, l'Atlante disallineato per ora non viene ancora considerato una condizione patologica, motivo per cui medici e radiologi generalmente non eseguono indagini in questa direzione. Di conseguenza, anche quando il disallineamento dell'Atlante è presente e ben visibile, viene molto raramente individuato o incluso in un referto radiologico.
Evoluzione della tecnologia e conoscenza specialistica
Se desideri esplorare e adottare una nuova tecnologia, non ha senso affidarti a chi utilizza ancora metodi ormai superati, indipendentemente dalla sua esperienza o formazione. Ad esempio, non puoi aspettarti che un conducente di auto a benzina possa offrirti informazioni attendibili su cosa significhi guidare una Tesla elettrica.
Un equivoco comune sulla conoscenza medica
È un equivoco comune ritenere che un medico debba essere sempre informato su ogni nuovo sviluppo nel campo della medicina solo perché opera nel settore sanitario. La medicina è in continua evoluzione e non è detto che il tuo medico sia aggiornato sulle scoperte più recenti.
Affidarsi a chi possiede competenze specifiche
Quindi, se desideri ottenere informazioni affidabili e approfondite sulla correzione duratura dell'Atlante, non puoi e non dovresti fare affidamento sul tuo medico o terapista di fiducia, poiché è improbabile che abbiano esperienza specifica in questo campo. Le loro conoscenze potrebbero essere limitate o imprecise. Comprendere questa realtà è fondamentale per effettuare scelte ponderate su come procedere e in quali mani affidarsi.
La regola universale, valida in qualsiasi ambito, è che quando si tratta di qualcosa di rivoluzionario e senza precedenti, solo chi l'ha creato possiede una comprensione completa di cosa sia e di come funzioni realmente. Successivamente, questa conoscenza viene gradualmente trasmessa a coloro che appartengono alla sua cerchia. Tutti gli altri, pur operando nello stesso settore, rimangono esclusi e possono solo speculare o formulare ipotesi, spesso non del tutto accurate o veritiere.
In questo contesto, Atlantomed si afferma come punto di riferimento per affrontare in maniera efficace il disallineamento della cervicale alta. Se desideri ottenere i risultati che solo Atlantomed è in grado di produrre, allora è indispensabile rivolgerti a un professionista che pratichi il metodo Atlantomed.
Metodi diagnostici tramite immagini
Radiografia
La radiografia (RX) è stato il primo metodo di imaging sviluppato per esaminare l'interno del corpo umano e funziona così: un tubo radiogeno emette raggi X che attraversano il corpo e vengono poi catturati da un sensore posizionato sul lato opposto del corpo. A fronte della loro densità superiore, le ossa assorbono più raggi X rispetto ai tessuti molli. Questo fa sì che le ossa appaiano bianche sull'immagine radiografica, poiché bloccano una maggiore quantità di raggi. Al contrario, i tessuti molli, che lasciano passare più raggi X, appaiono più scuri nell'immagine finale.
Cosa sono i raggi X? Sono onde elettromagnetiche, della stessa natura della luce solare, ma con una frequenza molto più alta. Maggiore è la frequenza, maggiore è il potere penetrante delle onde elettromagnetiche. Mentre i raggi solari possono essere bloccati da un semplice foglio di carta o dai vestiti che indossiamo, i raggi X riescono ad attraversare il corpo, consentendo di visualizzarne le strutture interne.
Grazie all'avanzamento tecnologico e all'aumento della sensibilità dei sensori, oggi sono necessarie dosi molto basse di raggi X per produrre un'immagine radiografica nitida. Per ulteriori informazioni sul legame tra radiazioni ionizzanti e il rischio potenziale di sviluppare il cancro, puoi consultare fonti dettagliate sull'argomento: radiazioni ionizzanti e cancro.
Una radiografia è in grado di raffigurare un soggetto solo in due dimensioni. Pertanto, un'immagine radiografica non può essere utilizzata per valutare la relazione spaziale tridimensionale che intercorre tra l'Atlante e l'osso del cranio. Pretendere di analizzare il disallineamento dell'Atlante nei tre piani spaziali basandosi su una radiografia bidimensionale dimostra una mancanza di conoscenze di base e una comprensione inadeguata della materia.
Risonanza magnetica
L'imaging a risonanza magnetica (Magnetic Resonance Imaging, MRI), detta anche tomografia a risonanza magnetica (Magnetic Resonance Tomography, MRT) o risonanza magnetica tomografica (RMT), oppure semplicemente RM, funziona con un principio completamente diverso dalla radiografia e non fa uso di raggi X.
Il termine "tomografia" significa semplicemente "immagine a strati"; anche se la RMT include la parola tomografia, la risonanza magnetica tomografica non va assolutamente confusa con la tomografia computerizzata o TC. Le due tecniche sono sostanzialmente diverse, tanto da poter essere paragonate alla differenza tra il giorno e la notte.
Ma come funziona la RM? In termini semplici, durante una risonanza magnetica (RM) il corpo viene sottoposto a un fortissimo campo magnetico rotante. Le molecole di acqua contenute nei tessuti molli, vengono indotte a vibrare alla loro specifica frequenza di risonanza, facendole allineare come se si trattasse di magneti.
Quando l'impulso magnetico cessa, in funzione del tipo di tessuto e del suo specifico contenuto di acqua, le molecole tornano allo stato iniziale in tempi diversi, consentendo di distinguere i differenti tessuti corporei nell’immagine acquisita. L'acquisizione delle immagini avviene per strati e richiede un tempo relativamente lungo, anche 30-40 minuti, a seconda dell'estensione della zona da scannerizzare.
Mentre una radiografia o una tomografia computerizzata (TC) forniscono una visione eccellente delle ossa a scapito degli altri tessuti, al contrario, una risonanza magnetica permette di vedere meglio i tessuti molli piuttosto che le ossa. Una RM, così come la radiografia, consente solo una visione bidimensionale dell'area scannerizzata. Questi due fattori rendono la RM inadatta per riuscire a identificare correttamente la posizione dell'Atlante su tre piani spaziali. La RM ha il grosso pregio di riuscire a produrre immagini senza fare uso di radiazioni ionizzanti dannose, ma purtroppo consente solo una visione parziale di quello che a noi interessa.
Tomografia computerizzata
Per esprimerlo in termini semplici, una Tomografia Computerizzata o TC, è una tecnica di imaging che acquisisce centinaia di "radiografie" da molteplici prospettive, che in seguito vengono assemblate in un'unica immagine tridimensionale tramite l'utilizzo di software dedicati.
Gli apparecchi moderni utilizzano la tecnologia a spirale, ovvero il tubo radiogeno e il sensore contrapposto ruotano intorno al paziente in modo continuo, mentre il lettino dove si sta sdraiati avanza lentamente. I primi scanner venivano chiamati Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) poiché consentivano di acquisire immagini solo su un singolo asse.
Il termine TAC viene ancora oggi erroneamente usato nel gergo, mentre il termine corretto sarebbe TC o TC-spirale.
Lo svantaggio di questo tipo di esame è costituito dalla grande quantità di radiazioni (raggi X) a cui si viene esposti. Le radiazioni di una TC al cranio equivalgono a quelle di 250 radiografie al torace ovvero 2000 microSievert.
QUI puoi scaricare una lista non aggiornata dei centri italiani che dispongono di un apparecchio TC-spirale.
TCCB –Tomografia Computerizzata Cone Beam
La Tomografia Computerizzata Cone Beam, che in italiano si traduce Tomografia a fascio conico, trova il suo maggiore utilizzo in ortodonzia. Il grosso vantaggio di una TCCB, rispetto ad una TC, è sicuramente la quantità inferiore di radiazioni a cui si viene sottoposti.
A seconda del modello dello scanner usato, la dose di radiazione assorbita varia dai 20 microsievert degli apparecchi di ultimissima generazione, fino ai 120-160 microsievert di apparecchi più datati. Nel migliore dei casi, le radiazioni risultano dunque 100 volte inferiori a quelle di una TC spirale.
In termini di qualità dell'immagine la TC a spirale e la TC Cone Beam sono paragonabili ma la Cone Beam ha il vantaggio di produrre meno artefatti.
Tuttavia, la minore intensità delle radiazioni emesse comporta una minore capacità di distinguere le ossa dai tessuti molli, un limite che può rendere difficoltosa la visualizzazione accurata dell'Atlante. La TC Cone Beam, ampiamente utilizzata in odontoiatria, è infatti ottimizzata per ottenere immagini della mandibola, che è coperta da uno strato sottile di tessuto, mentre l'Atlante si trova in una posizione molto più profonda. Questo limite può essere superato aumentando la dose di radiazione. Nonostante ciò, la dose di radiazione assorbita rimane significativamente inferiore rispetto a quella di una TC a spirale, rendendo la TCCB un'opzione più sicura per quanto riguarda l'esposizione alle radiazioni.
L'esame TC Cone Beam si esegue in posizione eretta, senza doversi sdraiare in un tubo, una caratteristica particolarmente apprezzata da chi soffre di claustrofobia. Un ulteriore vantaggio è quello di avere le vertebre cervicali sotto carico, evitando l'appiattimento della curva fisiologica del rachide, che immancabilmente si verifica quando si è sdraiati. In questo modo, è possibile determinare non solo l'allineamento vertebrale ma anche la presenza di un'eventuale rettilineizzazione cervicale.
Un altro fattore da tenere in considerazione è il seguente: in ambito ortodontico, si utilizzano sensori di dimensioni ridotte, generalmente intorno ai 7 cm. Tuttavia, queste dimensioni sono insufficienti per catturare l'intero contorno del cranio. Per ottenere immagini adeguate, è necessario un sensore di almeno 15 cm. Come viene spiegato di seguito, se non viene ripresa l'intera circonferenza del cranio, le immagini potrebbero risultare inutilizzabili per il nostro scopo.
Quindi:
- Si necessita un sensore di dimensione superiore a 15 cm.
- Bisogna aumentare la dose di radiazione per differenziare meglio i tessuti.
È indubbiamente più difficile trovare un centro adeguatamente attrezzato per eseguire una TC Cone Beam rispetto a uno dotato di TC a spirale, poiché quest'ultima è molto più diffusa. Tuttavia, lo sforzo richiesto per individuare il centro giusto è sicuramente giustificato quando si tratta di tutelare la propria salute.
Un ulteriore vantaggio di una scansione TC Cone Beam ben eseguita è la capacità di visualizzare le radici dei denti e l'osso circostante con una precisione impossibile da ottenere con le radiografie convenzionali o panoramiche. Nelle immagini bidimensionali, infatti, le radici multiple dei denti molari spesso si sovrappongono, nascondendosi a vicenda. Con una TCCB, invece, il tuo dentista potrà individuare eventuali infezioni nascoste che altrimenti rimarrebbero invisibili.
I problemi alla cavità orale tendono ad aumentare con l'avanzare dell'età e possono causare gravi danni cronici alla salute. Cogli questa opportunità, soprattutto se devi già sottoporti a una TCCB!
Una TC va fatta solo in alcune circostanze specifiche
Una scansione TC non fornisce informazioni sullo stato di tensione muscolare e sulla funzionalità articolare. Per questo motivo, indipendentemente dalla disponibilità di una TC, la persona deve comunque venire valutata manualmente con perizia da uno specialista Atlantomed.
La TC dovrebbe essere considerata un supporto per i casi complessi, piuttosto che un'indagine di prima istanza. Capirai, quindi, che non è sensato né risolutivo sottoporsi a una TC di propria iniziativa nella speranza di evitare un viaggio. Potresti avere un Atlante relativamente allineato, ma una muscolatura cervicale così contratta e disfunzionale da rendere comunque necessario e vantaggioso un trattamento tramite AtlantoVib. Nell'approccio Atlantomed, diversamente dalla medicina convenzionale, si privilegia il percorso più semplice, sensato e meno invasivo, che risulta funzionale nel 90% dei casi. Solo nel restante 10% si ricorre a soluzioni più complesse al momento opportuno. Questo approccio minimizza esami e trattamenti inutili.
La rotazione dell'Atlante o dell'Epistrofeo è solo uno dei fattori che vengono valutati come indicazione per effettuare un trattamento. Tenendo conto di questo capirai come non abbia assolutamente senso sottoporsi a radiazioni, senza prima essere stato esaminato attentamente dallo specialista dell'Atlante. Nella maggior parte dei casi, una TC non serve e dovrebbe essere considerata solo in fasi successive, se strettamente necessario. Qualora questo esame fosse già stato effettuato in passato, allora è importante che il terapista lo analizzi prima della seduta. Per poterlo fare, sono necessari i dati volumetrici della TC e non il solo referto.
Come far eseguire correttamente una TC per vedere il disallineamento dell'Atlante
Per poter valutare correttamente la regione cervicale superiore, è necessario acquisire immagini dell'area anatomica corretta. La porzione ideale da visualizzare dovrebbe includere il terzo inferiore del cranio e estendersi fino alle vertebre C5-C6, a condizione che le dimensioni del sensore lo consentano.
Non serve irradiare l'intero cranio verso l'alto, né estendere l'esame troppo in basso lungo la colonna cervicale. Irradiare una porzione anatomica più ampia di quella necessaria non solo è superfluo per lo scopo dell'indagine, ma espone anche il corpo a radiazioni ingiustificate. Scendendo oltre C5-C6 si andrebbe ad irradiare inutilmente la tiroide, un organo particolarmente sensibile alle radiazioni.
È fondamentale che l'intera circonferenza del cranio sia visibile nelle immagini. La mancanza di qualsiasi parte, sia essa frontale (inclusi i denti), posteriore o laterale del cranio, può privare lo specialista di riferimenti cruciali per una valutazione adeguata, fino al punto da rendere le immagini inutilizzabili. Una corretta acquisizione dell'immagine è quindi essenziale per una valutazione accurata.
Come valutare correttamente una TC?
Ci sono alcune circostanze che richiedono una valutazione della TC da parte dello specialista dell'Atlante, magari perché esiste una scansione fatta in precedenza oppure perché ne è stata eseguita una nuova dopo un trattamento senza successo, o ancora in casi particolari dove sono presenti malformazioni o controindicazioni.
La valutazione degli allineamenti delle vertebre tramite una TC comincia con la ricostruzione dei dati volumetrici in un'immagine 3D. Questo permette di osservare e analizzare il cranio da diverse angolazioni, eliminando le sezioni che possono oscurare dettagli rilevanti. Questo richiede il programma adeguato, le giuste conoscenze, una chiara comprensione di quello che si sta cercando e su cosa focalizzarsi. Quindi capirai che è assolutamente inutile mostrarci una sola immagine estratta dal tuo CD, come spesso accade, a prescindere da quale sia questa immagine! In assenza di uno degli accorgimenti elencati, l'analisi si riduce a un esercizio inutile e fuorviante. Se non riceviamo il file con i dati, ma solo alcune immagini singole, non possiamo trarne nulla!
Per poter eseguire la ricostruzione 3D e quindi valutare adeguatamente il tratto cervicale, servono tutti i dati volumetrici della TC, ovvero la cartella contenente le immagini in formato DICOM di circa 100-500MB presente sul CD. Tutti i rimanenti file sono superflui e non vanno inviati. La cartella in questione viene solitamente nominata DICOM, ma potrebbe anche avere un nome diverso assegnato dal radiologo. Se la cartella è inferiore a 50 MB, NON stai inviando quella GIUSTA! Come già accennato, è inutile inviare radiografie, risonanze magnetiche (RM), referti medici o radiografici, a meno che non siano stati esplicitamente richiesti per ragioni specifiche. Se hai letto con attenzione e compreso quanto spiegato, e desideri inviarci le tue immagini TC, il modo più semplice, rapido ed efficace è trasmettere esclusivamente la cartella contenente i dati volumetrici utilizzando il servizio wetransfer.com.
Come vedo se il mio Atlante è spostato?
Il CD del radiologo include un programma di utilità base che ti permette di visualizzare le immagini strato per strato in 2D sui tre diversi piani. Potrebbe sembrarti scontato poter individuare un disallineamento dell'Atlante, ma quello che pensi di vedere nella modalità 2D è veritiero solo in alcune condizioni ben precise.
Per poter accertare un disallineamento nella visualizzazione 2D sono necessari alcuni accorgimenti preliminari. È impossibile valutare correttamente la posizione dell'Atlante rispetto al cranio se quest'ultimo non viene prima allineato sui suoi tre piani. Durante una scansione, la testa è raramente in una posizione perfettamente ortogonale, un aspetto spesso trascurato che invece deve essere necessariamente considerato e corretto prima di analizzare le immagini, specialmente nella visualizzazione 2D. La domanda da porsi è questa: cosa è storto rispetto a cosa? Se nella scansione che stai visualizzando già in partenza l'intera testa non risulta allineata e ortogonale, qualsiasi struttura interna che osservi subirà la stessa sorte. Se poi nella TC dovesse mancare il contorno completo del cranio, allineare correttamente l'immagine diventa impossibile, e quindi ciò che si crede di vedere potrebbe non corrispondere alla realtà. In altre parole, senza riferimenti stabili per verificare se l'intera testa sia storta o meno, come puoi aspettarti di capire cosa è disallineato al suo interno? Eppure, molti formulano diagnosi in questo modo assurdo, senza realmente comprendere ciò che stanno osservando. Esistono inoltre altre difficoltà rilevanti da considerare, ma queste non vengono approfondite per non dilungarci.
Gli accorgimenti in questione vengono sistematicamente ignorati e qualora le TC siano oltretutto fatte "malamente", come spesso accade, diventano addirittura impossibili da applicare! Guardare l'immagine di uno strato singolo di TC, senza essersi prima assicurati di avere accuratamente allineato il cranio sui suoi assi, rende qualsiasi analisi priva di significato.
Con la ricostruzione 3D delle immagini si possono invece superare alcune lacune nell'acquisizione originale, con la conseguenza che la valutazione dei relativi disallineamenti diventa molto più semplice e diretta. Resta comunque salda la necessità di ruotare più volte, su vari assi, l'immagine 3D del cranio per poter osservare i dettagli utili alla valutazione del disallineamento.
NOTA BENE: come già scritto all'inizio e ribadito per sottolinearne l'importanza, un radiologo è formato per identificare specifiche alterazioni strutturali e patologie ben definite, ma il disallineamento dell'Atlante non rientra tra i problemi che vengono comunemente ricercati. Di conseguenza, è improbabile che un radiologo possa fornire una valutazione accurata su questo aspetto. È molto raro trovare indicazioni relative a disallineamenti delle vertebre nei referti radiologici e, anche quando presenti, potrebbero essere imprecise o non completamente corrette. Sottolineiamo questo punto perché molte persone si illudono che la loro colonna vertebrale sia perfettamente in ordine solo perché nel referto non viene riportato nulla di specifico. La frase "il medico ha detto che è tutto a posto" è qualcosa che sentiamo spesso, ma purtroppo potrebbe non riflettere la realtà. Proprio per questo motivo, esaminiamo e valutiamo autonomamente le immagini TC, indipendentemente dai referti. Sarà nostra premura analizzare le immagini in dettaglio e condividere con te tutto ciò che rileviamo, incluse eventuali anomalie o disallineamenti che potrebbero essere stati trascurati in una valutazione radiologica standard.
Ripercussioni sull'Epistrofeo e le altre vertebre cervicali
PRIMA
DOPO ATLANTOMED
Questa ricostruzione tridimensionale, ottenuta mediante una TC spirale, offre una vista dettagliata delle vertebre cervicali superiori, osservate da dietro, sia prima che dopo la correzione della vertebra Atlante tramite la tecnica di vibro-risonanza Atlantomed.
L'immagine post-trattamento evidenzia con chiarezza un miglioramento significativo nell'allineamento della prima vertebra Atlante rispetto all'occipite e alla seconda vertebra cervicale (Epistrofeo). Questo nuovo equilibrio si traduce in una disposizione più naturale e simmetrica delle strutture cervicali superiori.
In particolare, il dente dell'Epistrofeo risulta visibilmente più centrato nella sua articolazione con l'Atlante, migliorando la distribuzione delle forze meccaniche nell'intera regione cervicale. Inoltre, il cranio, che prima del trattamento appariva inclinato verso destra, ha recuperato una posizione più bilanciata, suggerendo un ripristino dell'armonia strutturale tra cranio e colonna vertebrale.
Conclusioni
Una volta comprese le differenze tra i vari metodi diagnostici per immagini è d'obbligo fare una serie di considerazioni importanti: le radiazioni ionizzanti, ovvero i raggi X, non giovano alla salute e vanno usate con parsimonia, solamente qualora non si possa fare altrimenti e il rapporto tra rischio e beneficio penda decisamente verso il beneficio.
L'esposizione a radiazioni aumenta il rischio di sviluppare tumori e leucemie, proprio per questa preoccupazione oggi in molti contesti si preferisce avvalersi della risonanza magnetica anziché di una TC, naturalmente quando le circostanze cliniche lo consentono. Purtroppo per quanto riguarda l'Atlante, come spiegato esaustivamente in precedenza, la risonanza magnetica non è idonea.
Se la valutazione manuale delle vertebre non fosse stata sufficiente e quindi si rendesse necessario ricorrere alla TC e grazie a questa fosse possibile eseguire una correzione mirata ed efficace con la successiva scomparsa dei sintomi, allora l'indagine radiologica era giustificata.
Non lo era invece qualora fosse stato possibile ottenere lo stesso risultato con il solo esame manuale da parte dello specialista Atlantomed. Questo significa che la modalità corretta consiste nel recarsi PRIMA in un Centro Atlantomed per valutare insieme il da farsi. Se per pigrizia o per risparmiarti il viaggio intendi fare la TC a priori, sappi che non stai agendo nella maniera responsabile per preservare la tua salute futura! Se, d'altro canto, disponi già di questo esame eseguito in precedenza, è consigliabile portarlo con sé o inviarlo in anticipo. Ci riferiamo esclusivamente a TC spirale o TC Cone Beam (TCCB), non a risonanze magnetiche. Se non hai compreso la differenza, ti invitiamo a rileggere attentamente quanto spiegato sopra.
Molti si sottopongono a esami TC con una certa leggerezza, quasi fosse un’azione di routine, senza considerare le potenziali conseguenze a lungo termine dell’esposizione alle radiazioni. Spesso, il radiologo di turno non ha né il tempo né l’accortezza di fornire un’informazione adeguata al momento dell’esame. Proprio per questo motivo, abbiamo approfondito l’argomento in dettaglio, affinché tu possa prendere una decisione consapevole e sensata.
Per eseguire il trattamento di correzione dell'Atlante NON è richiesta una TC preliminare. Solo in alcuni casi specifici, qualora lo specialista Atlantomed incontri difficoltà nel determinare la posizione dell'Atlante attraverso l'esame manuale, si potrà valutare insieme come procedere.
Avviso importante
Ci preme chiarire che lo specialista Atlantomed visiona le immagini esclusivamente con l'obiettivo di valutare la posizione delle vertebre, per stabilire come procedere con la correzione. Non si tratta assolutamente di una diagnosi medica e non va interpretata come tale. Il disallineamento dell'Atlante non è una malattia.
Se desideri una diagnosi della condizione patologica della tua colonna vertebrale o dello stato delle tue radici dentali, ti invitiamo a rivolgerti a un medico radiologo competente e rispettivamente ad un odontoiatra.
Sottoporci le tue risonanze magnetiche e i tuoi referti medici per ottenere una diagnosi, NON rientra nelle nostre competenze. Atlantomed NON è un trattamento medico, ma un trattamento prettamente meccanico; per questa ragione lo specialista dell'Atlante non intende assolutamente sostituirsi al tuo medico di fiducia.
Leggi attentamente questa pagina: Per chi è il trattamento Atlantomed?
Risultati che fanno la differenza:
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scritto da: Alfredo Lerro