L'Atlante può disallinearsi di nuovo?

Punto di domanda se l'Atlante può tornare a disallinearsi

La correzione dell'Atlante mediante vibro-risonanza si esegue solitamente una sola volta e produce effetti che tendono a durare nel tempo, a differenza di molti altri trattamenti che richiedono ripetizioni regolari. Tuttavia, non si può escludere la possibilità di recidive, anche dopo il trattamento Atlantomed.

Alcune situazioni o eventi specifici possono occasionalmente indurre le prime vertebre cervicali a ritornare nella posizione pretrattamento o ad assestarsi in una posizione intermedia. I casi documentati, analizzati anche attraverso TC-spirale prima e dopo il trattamento, in cui si è osservato un nuovo disallineamento delle vertebre, presentavano le seguenti caratteristiche:

  • Atlante o condili occipitali particolarmente asimmetrici, sia come condizione congenita sia a seguito di un parto difficile che ha lasciato il cranio deformato. Anni di disallineamento e sovraccarichi cervicali permanenti, causati da tensioni muscolari particolarmente severe (ecco perché è fondamentale correggere l'Atlante nei bambini). In tali circostanze, l'Atlante tende a ritornare nella posizione precedente che risulta più consona e funzionale.
  • Nuovo trauma con un impatto di elevata intensità, come un colpo di frusta.
  • Intubazione durante un intervento chirurgico in anestesia generale. In questi casi, il disallineamento coinvolge spesso anche le vertebre sottostanti, come C2, C3, C4 e C5.
  • Manipolazioni chiropratiche /osteopatiche cervicali (thrust), con un rischio maggiore per le persone che hanno subito traumi pregressi.
  • Iperlassità dei legamenti Atlanto-occipitali: in particolare del legamento alato, che potrebbe non garantire una stabilità sufficiente all'articolazione, permettendo all'Atlante di assumere ripetutamente posizioni scorrette (vedi anche instabilità cervicale).
  • Contratture cervicali croniche unilaterali, dovute a stress eccessivo, ansia cronica, malocclusione dentale e disfunzione cranio-mandibolare o ad altri fattori non identificati.

Paure infondate

Alcune persone hanno il timore infondato che l'Atlante possa facilmente scivolare fuori sede anche con normali movimenti della testa. Questa convinzione genera rigidità e ansia, influendo negativamente sulla tensione muscolare cervicale. È rassicurante sapere che, una volta corretto con il metodo Atlantomed, l'Atlante difficilmente si disallinea nuovamente. Proprio come è rimasto bloccato nella posizione sbagliata per anni, così tende a restare stabile in quella corretta. Le attività quotidiane e gli sport comuni, purché non violenti o traumatici come gli sport da combattimento, non alterano la posizione dell'Atlante, e lo stesso vale per la posizione assunta durante il sonno. Nelle settimane successive al trattamento, è consigliabile moderare eventuali sforzi eccessivi, mantenendo comunque un atteggiamento rilassato e senza inutili preoccupazioni.

Comprendere la fase di rigenerazione

Un fenomeno che va compreso bene, per evitare di lasciarsi guidare da paure infondate, è il seguente: dopo il trattamento inizia la cosiddetta fase di rigenerazione, durante la quale possono manifestarsi reazioni simili ai disturbi già vissuti o altre, diverse e apparentemente inspiegabili, che potrebbero essere fraintese. Se i fastidi non scompaiono immediatamente nei giorni successivi al trattamento, questo non significa che l'Atlante si sia nuovamente disallineato. Il processo di autoregolazione si può protrarre per diversi mesi. Le reazioni, solitamente si manifestano in modo altalenante e non è raro che migrino in altre aree del corpo per poi risolversi, spesso in modo definitivo. È importante non confondere la fase di rigenerazione con gli effetti di un nuovo spostamento delle vertebre ma concedere all'organismo il tempo necessario per stabilizzarsi, senza allarmarsi inutilmente.

Cosa fare se ritieni che l'Atlante si è spostato di nuovo?

Esistono alcune situazioni che potrebbero portare a credere erroneamente che l'Atlante sia tornato a disallinearsi.

Prima di sottoporsi al metodo Atlantomed, le persone solitamente ignorano l'esistenza della vertebra Atlante. Dopo il trattamento, però, è comune cercare di localizzarla con le dita, nel tentativo di percepire qualcosa. Questo spesso porta a conclusioni errate, alimentando dubbi e apprensioni infondate. Riconoscere correttamente l'allineamento dell'Atlante su se stessi è estremamente difficile, persino per lo specialista. Come già spiegato, la palpazione effettuata da fisioterapisti o osteopati non specializzati sull'Atlante presenta un margine di errore del 50%. Puoi quindi immaginare quanto sia poco affidabile cercare di verificarlo da soli. L'Atlante va semplicemente lasciato in pace, senza preoccupazioni inutili, confidando nelle capacità innate del corpo di autoregolarsi. Inoltre, esercitare forti pressioni con le dita su un Atlante appena corretto, potrebbe influenzarne la posizione.

La correzione dell'Atlante non ci rende immuni dalle contratture

Un altro aspetto comunemente frainteso è il seguente: la correzione dell'Atlante non rende immuni dalle contratture muscolari, che potrebbero riapparire nel tempo a causa di altri fattori ancora presenti come: malocclusione dentale, sovraccarico unilaterale del corpo dovuto ad un lavoro fisicamente impegnativo, ansia persistente e apprensione per il futuro, iperacidosi metabolica o carenza di sali minerali e micronutrienti conseguenti a una dieta squilibrata, disbiosi intestinale e altro. Per queste o altre ragioni, le tensioni muscolari possono ripresentarsi, a prescindere dalla corretta posizione della vertebra, portando erroneamente a supporre un nuovo disallineamento.

Tieni presente: l'Atlante è un osso e in quanto tale non provoca dolore, questo proviene invece dalle tensioni muscolari dovute agli sbilanciamenti, sommate alle altre conseguenze negative che la vertebra disallineata è in grado di scatenare in tutto il corpo. Le medesime conseguenze possono avere anche altre cause, che in genere permangono anche dopo la correzione e il loro effetto potrebbe essere sufficiente a scatenare nuovi dolori, indipendentemente dall'Atlante. È per questo motivo che, agendo per grado di importanza, sarebbe opportuno occuparsi efficacemente anche dello sbilanciamento mandibolare, che dipende dalle altezze dei denti, nel caso fosse presente. Purtroppo, molte persone non comprendono questa necessità e una volta diminuito il dolore, si sentono così sollevate da trascurare i problemi ancora irrisolti. Se i dolori dovessero ricomparire, tendono erroneamente a imputarli di nuovo all'Atlante. La loro logica fallace è: "con la correzione dell'Atlante i dolori erano scomparsi; dato che ora sono tornati, significa che il mio Atlante è di nuovo storto". In questi casi, una seduta di massaggio con AtlantoVib può essere d’aiuto per alleviare le tensioni muscolari.

Detto questo, esistono effettivamente alcuni casi isolati in cui, per le ragioni sopra menzionate o a causa di altri fattori, si verifica nuovamente un disallineamento delle prime vertebre cervicali dopo un certo lasso di tempo. Qualora ciò accadesse, è possibile ripetere il trattamento. Spero che questa spiegazione possa rassicurarti e aiutarti a comprendere meglio quale potrebbe essere il tuo caso e se la responsabilità sia effettivamente dell'Atlante o meno.

Cosa fare se Atlantomed non produce gli effetti sperati?

Notoriamente, ogni medaglia ha due facce. Per garantire la massima trasparenza e la professionalità che ci contraddistinguono, riteniamo importante mostrare anche l’altro lato della medaglia, evitando così false aspettative e le conseguenti delusioni. Nella maggior parte dei casi, il trattamento Atlantomed si svolge con successo e senza complicazioni. Tuttavia, in circa il 25% dei casi, ossia 1 su 4, i risultati attesi non vengono raggiunti. Dopo la correzione dell'Atlante, si potrebbero non riscontrare miglioramenti o addirittura percepire un peggioramento, solitamente temporaneo.

Perchè la correzione dell'Atlante non sta producendo gli effetti desiderati?

Le ragioni dell'insuccesso possono essere molteplici: prima fra tutte, l'Atlante non era la causa scatenante; il corpo si trova in uno stato troppo avanzato di degenerazione per recuperare; sono presenti altre concause negative più influenti dell'Atlante. Non va inoltre dimenticato che anche lo specialista più esperto può commettere errori. Determinare la posizione delle vertebre usando le dita come strumento non è affatto semplice, ma resta comunque la soluzione più razionale, meno invasiva e più economica, pur comportando un piccolo margine di errore. Per arrivare a palpare l'Atlante, occorre infatti superare diversi strati muscolari. La precisione con la quale lo specialista dell'Atlante riesce a determinare la posizione della vertebra, dipende dallo stato di tensione della muscolatura cervicale e dalle caratteristiche anatomiche individuali.

Quando la muscolatura è completamente irrigidita e magari anche maggiormente sviluppata o contratta da un lato rispetto all'altro, la palpazione potrebbe produrre risultati poco affidabili. Esistono anche casi in cui le fasce muscolari si sono irrigidite a tal punto da sembrare dure come un osso. È anche per questo motivo che la palpazione pre-correzione viene preceduta da un massaggio meticoloso. Più la muscolatura cervicale viene rilassata, maggiore sarà la precisione nel percepire la posizione delle vertebre.

Nel caso i disturbi dovessero rimanere invariati a lungo dopo la correzione, senza variazioni di intensità e di localizzazione, per prima cosa bisognerebbe far verificare nuovamente il proprio Atlante dallo specialista Atlantomed che ha eseguito il trattamento o se possibile, ottenere un secondo parere indipendente da un altro specialista Atlantomed. Questo tipo di controllo richiede solo pochi minuti ed è gratuito. Rivolgersi al proprio terapista di fiducia per la verifica potrebbe non essere consigliabile e rischiare di generare ulteriore confusione, per via del margine di errore del 50/50 spiegato in precedenza.

Quando è indicato fare una TC

Se il terapista conferma il corretto allineamento ma i sintomi non accennano a ridursi, molto probabilmente la causa non è l'Atlante e in questo caso la ricerca va proseguita altrove. Per escludere con assoluta certezza l'Atlante come fonte del malessere o un eventuale errore da parte del terapista, consigliamo una verifica con tomografia computerizzata (TC spirale /TC cone beam).

Questo esame offre un quadro chiaro di ciò che non è stato possibile determinare con precisione tramite la palpazione manuale, eliminando ogni dubbio residuo. Tuttavia, non è affatto sensato voler saltare la sequenza corretta nel tentativo di "andare sul sicuro" o risparmiare tempo. È importante sapere che l’esposizione a radiazioni ionizzanti può ridurre l’aspettativa di vita. Non è quindi saggio sottoporsi a una TC senza precise indicazioni o reale necessità, correndo il rischio di compromettere la propria salute. Non credi sia meglio evitarlo?

TC spirale /Tomografia del cranio e della vertebra Atlante

Se il mancato allineamento fosse imputabile ad un errore del terapista, si provvederà ad un trattamento correttivo gratuito. D'altra parte, se l'Atlante risultasse a posto, ma i sintomi persistono, diventa ovvio che ci sono altre cause che andrebbero ricercate e che purtroppo, difficilmente scoprirai andando dal medico la cui pratica abituale consiste nel sopprimere il sintomo senza cercarne la causa. Prima di procedere oltre, è importante affrontare con calma i passi necessari per escludere con certezza l'Atlante come causa del disturbo.

La cosa peggiore che si possa fare è scoraggiarsi, arrendersi e affidarsi ai farmaci. Non va inoltre dimenticato che, sebbene siano rari, esistono casi di "condili deformati" (indicati al primo punto della lista) in cui, nonostante ogni tentativo, è impossibile raggiungere un allineamento ottimale a causa della particolare conformazione anatomica. In questi casi, il trattamento posiziona le vertebre nella migliore posizione possibile consentita dalla specifica anatomia, anche se questa potrebbe non essere perfettamente simmetrica. Speriamo di aver fornito un quadro chiaro e completo delle possibilità.

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